Un romanzo affascinante è questo di Tasic, scrittore serbo che sa muoversi con grande padronanza tra scenari socio-politici (viaggiando tra Jugoslavia e Canada) e scorci familiari (il dramma di una coppia arrivata al capolinea affettivo con l’unico superstite nonchè testimone, un figlio di soli undici anni). Una storia di passioni e incompresioni, di interrogativi sulla misteriosa morte della zia materna del ragazzino, che rimane insoluta ma che può essere indagata sino all’infinito alla ricerca della verità. Scritto (e tradotto) davvero molto bene, con grande sensibilità e cinismo.
Lo consigliamo ai lettori più esigenti.