Il quarto libro di Carlo Ruiz Zafon chiude il cerchio della precedente trilogia in modo perfetto. Il personaggio principale, Daniel Sempere, ormai adulto, e sempre alla ricerca della mistero che avvolge la morte della propria mamma Isabella, si troverà coinvolto in un vero e inimmaginabile complotto. Protagonista conduttrice di questa storia sofferta della propria esistenza sarà, questa volta, un personaggio emblematico, Alicia Gris, che lo aiuterà pagando però un caro prezzo. Rimangono accanto a Daniel, il fedele Fermin e la moglie Bea, ma tutti dovranno in qualche modo soffrire perchè finalmente il mistero si sciolga e si dia un senso alla saga del “Cimitero dei libri dimenticati”.
Zafon è un autore superbo, geniale, capace, che non perde il ritmo nemmeno scrivendo 800 e più pagine, quante sono in questo ultimo romanzo. Sa usare la parola sublimandola in immagini indimenticabili, trasmette l’amore per la città di Barcellona che ben si presta a questo lunghissimo enigma. E sa, soprattutto, raccontare l’amore e il mistero dei libri, che possono cambiare la vita degli uomini. Non vi raccontiamo l’epilogo ma vi consigliamo di non farsi scappare questo autore, di imparare ad assaporarlo partendo da “L’ombra del Vento” per arrivare a quest’ultimo “Il labirinto degli spiriti. Crediamo che ai giorni nostri vi siano ben pochi scrittori di questo calibro e siamo certi che vi troverete d’accordo con noi.
(Ed.Mondadori)