Una storica libreria alle spalle di Corso Garibaldi, in via Marsala 2, alla quale abbiamo rivolto un po’ di domande per condividerne le risposte con i nostri lettori.
1) Da quanti anni è aperta la Vostra libreria e perché è stata chiamata così?
La libreria vanta ben 40 anni di attività, da quando cioè nel 1977 un gruppo di militanti del movimento anarchico di Milano la fondò, scegliendone il nome in modo, direi, appropriato.
2) Sappiamo che Utopia è stata di recente affiancata dalla casa editrice omonima, ci raccontate meglio cosa vi ha spinto a ciò?
La casa editrice Utopia è infatti stata aperta lo scorso anno, proprio perché abbiamo ritenuto imprescindibile la vendita dei libri dall’esistenza di una casa editrice alle sue spalle, che ne sostenga ideali e interessi culturali.
3) E’ stata una vostra idea oppure in qualche modo suggerita dagli autori?
No, siamo stati noi della libreria a pensare di dare vita anche alla casa editrice.
4) Avete un genere letterario che prediligete?
La saggistica filosofica, politica e sociologica sono il genere che diffondiamo con maggiore frequenza, ma non mancano nel nostro assortimento i romanzi. Le collane di Adelphi ed Iperborea sono tra quelle più selezionate.
5) Cosa pensate degli ebook? Complementari al cartaceo o concorrenti?
L’ebook rappresenta per noi solo una comodità, quindi nessuna concorrenza al cartaceo.
6) Vediamo che organizzate anche presentazioni di libri…
Certamente, ne organizziamo anche con gli autori esordienti ma stiamo ricominciando a introdurre, proprio da quest’anno, delle conferenze a cicli tematici, come facevamo tempo fa.
7) A chi aprite le porte della vostra libreria?
A tutti, naturalmente.
8) Come vedete l’evolversi del mercato editoriale?
Purtroppo il momento non è roseo, se si considera che lo scorso anno in Italia hanno chiuso 250 librerie.
9) E cosa manca secondo voi oggi perché una libreria possa riconquistare il mercato?
Si dovrebbe partire proprio dalla base, insegnando cioè ai giovani lettori il gusto della lettura e ad apprezzarla. A nostro parere, inoltre, supportando le biblioteche, che sono il luogo per eccellenza dove risiedono i libri, si aiuterebbero anche le librerie ad esistere meglio.
10) Ed ultimo, avete un episodio da raccontarci brevemente che vi abbia colpito, accaduto nella vostra libreria in positivo?
Ve ne sono parecchi soprattutto quelli,frequenti, nei quali si instaura una relazione di amicizia tra il cliente-lettore ed il libraio, che conduce poi ad una sorta di scambio di opinioni e pareri.
Ma l’episodio più simpatico è stato quando un autore, entrando in libreria senza identificarsi, mi chiese cosa gli consigliassi e, incredibilmente, gli consigliai proprio il suo libro.
Vi segnaliamo l’uscita di Io contro il Duce – una storia d’amore e d’anarchia pubblicato da AIEP editore in coedizione con Strisciarossa APS.
È la biografia, intrecciata col romanzo familiare, dell’anarchico Bruno Castaldi (Firenze 1897-1962), scritta da Onide Donati, giornalista riminese, e Aurora Castaldi, figlia del personaggio del libro. La prefazione è di Tito Menzani, docente di storia all’Università di Bologna.
Si tratta di una “public history” che si avvale dei ricordi di Aurora e di centinaia di documenti rintracciati in archivi italiani, biblioteche svizzere, francesi e spagnole, giornali d’epoca.
Il calzolaio Bruno Castaldi ha attraversato, da combattente, le tragedie di mezzo Novecento: la Prima guerra mondiale sul fronte del Piave; la Guerra civile di Spagna, capitano e responsabile delle fortificazioni in Catalogna; la Seconda guerra mondiale, arruolato con gli inglesi in Algeria. È stato esule in Svizzera, Francia, Belgio, Spagna, Nord Africa.
Voleva cambiare il corso della storia e, nel 1921 a Milano, ha provato due volte di attentare a Mussolini.
È stato ovunque inseguito dai fascisti che lo consideravano pericolosissimo. Lo ha sempre accompagnato la moglie, la milanese Armida Zanoni, straordinaria compagna di un uomo perennemente in fuga. La donna l’ha assistito, consigliato, ne ha frenato le pericolose iniziative, ha tenuto unita la famiglia, ma ha anche conosciuto il dolore delle morti di una figlia di 4 anni e del figlio maggiore, non ancora ventenne, caduto in battaglia nel Nord Africa.
I Castaldi, rientrati in Italia alla fine del 1945, sono poi stati imprenditori calzaturieri a Firenze. Hanno realizzato modelli di scarpe femminili di grandissimo successo in Italia e negli Stati Uniti.
Il libro si muove tra il rigore della ricerca storica e l’epopea di una famiglia fuori dal comune. Il testo conduce lungo un percorso caratterizzato da profondi ideali, fatti di sangue, grandi amori, conflitti fratricidi, colpi di scena e un finale inatteso che incrocia la strategia della tensione nella drammatica notte della Repubblica.
Io contro il Duce – una storia d’amore e d’anarchia editori AIEP e Strisciarossa, pagine 162, euro 16. ISBN 9788860862310
Gli autori
Onide Donati, Rimini 1954, è giornalista professionista, ha lavorato a l’Unità occupandosi, soprattutto, di politica. Dal 2003 al 2011 è stato capo della redazione di Bologna. È uno degli autori di strisciarossa.it, blog di informazione quotidiano realizzato dalla omonima Associazione di promozione sociale.
Aurora Castaldi, Sitges 1935, risiede a sud di Miami dove è stata imprenditrice nella ristorazione. È nata in Spagna e dopo la guerra civile la sua famiglia è fuggita in Tunisia. Rientrata a Firenze a fine del 1945, è poi emigrata nel 1966 in Brasile fino a stabilirsi, successivamente, negli Stati Uniti.
Il libro è in vendita in tutte le librerie, negli store on line, su strsciarossa.it (senza spese postali) e su aiepeditore.com
Se siete interessati ad approfondire potete contattarci a questa mail.
Strisciarossa APS