Oggi recensiamo un altro meraviglioso libro della scrittrice israeliana Zeruya Shalev


Quel che resta della vita – Zeruya Shalev – Feltrinelli

“Quel che resta della vita” è una storia comune, quella di tutti noi, con i nostri drammi e le nostre incomprensioni, tra madri e figli, tra fratelli e sorelle, tra compagni di vita. Il nucleo del romanzo si trova nella morte ormai imminente della madre e del forzato rtirovarsi di Dina e Avner, i suoi figli, che lei ha comunque amato, anche se a Dina è sembrato che quell’amore fosse riservato solo a suo fratello Avner. Due figli, a loro volta genitori, che devono affrontare i rispettivi coniugi e i bilanci del matrimonio, che spesso non sembra essere positivo come ci si aspettava. Così Dina, donna ormai matura e non più in grado di procreare, sente impellente e irrinunciabile il desiderio di avere un altro bambino, forse per compensare quel perduto gemello di sua figlia, la quale adolescente le è ora lontana e ostile. E allora che fare? Adottare un bambino le pare la soluzione migliore per metterla in grado di rispondere a quel bisogno di dare e ricevere amore, ma dovrà scontrarsi con Ghideon, suo marito, contrario all’adozione. E poi, attorno al capezzale della madre, si rifugia anche Avner, il figlio prediletto, che però non è felice della propria vita coniugale e si sente anche incompreso per quella professionale. Ma l’amore può dare grandi sferzate, mettere alla prova e cambiare la nostra vita. Così accadrà.

Questo romanzo non è di facile lettura all’inizio, poichè il lettore deve abituarsi alla mancanza di interruzioni tra i dialoghi, poi però diventa un mare in piena di emozioni, attraverso le riflessioni dei personaggi sviscerate tanto bene dalla scrittrice che forse nemmeno noi riusciremmo a fare con le nostre intime e segrete sul lettino di uno psicologo. E’ un romanzo avvolgente e coinvolgente, un palcoscenico per tutti coloro che lo leggeranno, perchè vi sono rappresentati gli aspetti più discussi e sofferti, quali l’amore coniugale, l’addio doloroso che danno gli anziani ma anche le loro eredità, fatte di memoria, che divengono il collante per chi resta. Stupendamente trattato è poi il tema dell’adozione. Assolutamente da leggere.

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