Oggi recensiamo “Tra amici” di Amos Oz (Feltrinelli)


In omaggio alla scomparsa di uno dei nostri scrittori preferiti, riproponiamo una recensione pubblicata molti mesi fa. L’ammirazione per questo grande scrittore israeliano, scomparso oggi, rimane grande e il suo contributo alla letteratura rimarrà nella memoria.

Anche questa volta lo scrittore israeliano Amos Oz non si smentisce e non delude il lettore.
“Tra amici” è una serie di racconti ambientati negli anni ’50 in un kibbutz, dove le regole sono ben radicate come pure le tradizioni.
Viverci non è dunque così semplice per tutti e facile da accettare, soprattutto considerando le poche persone che lo abitano.
Lo scrittore pennella storie che si incrociano fino a formare un’unica immagine della vita, delle miserie umane e dei compromessi. Così troviamo Edna che si è innamorata del suo insegnante di storia, David Dagan trent’anni maggiore di lei, oppure il giovane Moshe che vorrebbe addirittura lasciare il kibbutz per andare in Italia a studiare da uno zio benestante.
Lo straordinario di questo narratore è la sua inconfondibile capacità nel descrivere i sentimenti senza quasi parlarne. I personaggi balzano fuori anche solo compiendo piccole azioni utili però a trasmettere subito al lettore ciò che provano o pensano.
E sembra così di trovarsi in mezzo, assistere ai loro silenzi e comprenderli, proprio come se si fosse “tra amici”.
Leggere questo libro è un’ottima esperienza che farà a tratti sorridere ma di certo compiacersi per la scelta di lettura.

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