James (Augustine Aloysius) Joyce, il personaggio irlandese tra i più noti nel modo letterario, nacque a Dublino il 2 febbraio 1882.
Joyce fu scrittore, poeta e drammaturgo e malgrado non abbia una produzione letteraria vasta, non si può non ammettere che sia stato di grande importanza nel XX secolo, in particolare per la corrente modernista.
Fin da giovane ostentò il suo carattere anticonformista e critico, al punto da venire considerato un ribelle ed osteggiò persino la Chiesa cattolica sino a rifiutarla, salvando tuttavia la filosofia di San Tommaso d’Aquino.
Ebbe una vita difficile, con più bassi che alti, malgrado fosse nato benestante, ma il decorso delle vicende lo portarono a viaggiare parecchio pur rimanendo profondamente legato a Dublino.
Si trasferì a Trieste, dove conobbe Italo Svevo, e dove iniziò a comporre i primi tre capitoli dell’Ulisse. L’opera però che davvero lo rese famoso nel mondo è Gente di Dublino, una raccolta di racconti che racchiudono le sue esperienze vissute a Dublino e dove, attraverso i personaggi, descrive l’immobilismo della città.
Il racconto più celebre, I morti, è diventato addirittura un film nel 1987, diretto da John Huston, con protagonista la figlia Angelica Huston.
Una curiosità: Joyce era terrorizzato dai temporali che credeva fossero un segno dell’ira di Dio e si dice che molte paure non riuscì mai a vincerle.
A chi non ha mai letto questo autore comunque lo consigliamo.