
1) Da quanto tempo gestisci la libreria Gulliver?
Dal 2012, un’avventura tutta solitaria, un impegno a volte pesante ma di grande soddisfazione.
2) Ritieni che oggi ci voglia coraggio ad aprire o gestire una libreria?
Più che coraggio direi passione e tanta ma tanta follia perché il periodo che viviamo tutti non è dei migliori e sembra non trovare pace né soluzioni, ma sono certa che con l’impegno e la costanza da parte di tutti noi qualcosa di buono ne verrà fuori!
3) Pensi che il mondo del cartaceo sia complementare a quello dell’ebook oppure concorrenziale?
Direi complementare, ho molti clienti che hanno l’e-book e continuano a comprare libri cartacei; per i viaggi usano l’elettronica mentre a casa propria preferiscono la carta. Quando la sera ti addormenti e il libro ti si adagia sul petto si riscalda con te, non credo capiti lo stesso con l’e-book.
4) Cosa chiedono i clienti quando entrano in una libreria? Consigli, le ultime novità oppure la libertà di scelta?
Un po’ di tutto, spetta a noi librai capire l’esigenza del cliente che entra in quel momento e poi il bello delle librerie è anche poter entrare per fare quattro chiacchiere, per chiedere un consiglio per incontrarsi con gli amici… a me chiedono anche le indicazioni stradali.
5) Per il cliente è importante la casa editrice e la consistenza del libro? il volume e la copertina influenzano la scelta?
Allora la risposta è un po’ complessa, parto dalla fine. La copertina attrae molto quanto il titolo, credo che il 60%, forse anche qualcosa di più, sia da attribuire a loro. Costo, volume e casa editrice si guardano solo se si tratta di esordienti. In questo caso ho notato che cercano di valutare un po’ tutto l’insieme. Esistono poi i fenomeni di massa o i passa parola, in questi casi i lettori vengono e non chiedono il perché o il per come, acquistano e basta.
6) Quale è il cliente migliore della tua libreria?
Tutti coloro che sono capaci, esattamente come cerco di fare io quotidianamente, di creare un dialogo e una empatia reciproca, detesto profondamente la maleducazione, è davvero brutto quando vedi persone entrare e uscire senza che ti degnino neppure di uno sguardo o un sorriso. Certo non è che puoi fare comunella con tutti ma almeno il buongiorno o buonasera mi sembrano il minimo, ecco questo è il mio cliente preferito: quello che ti saluta!
7) Prediligi un genere letterario particolare?
Ho una lettura abbastanza variegata, vuoi anche perché il lavoro piacevolmente me lo impone, vado anche a periodi un po’ come per la musica, però i libri che ti trasmettono qualcosa o che ti fanno riflettere sono quelli che più prediligo.
8) Credi che si possa trasmettere la passione della lettura in un paese come il nostro dove la percentuale dei lettori è bassa?
Io credo di si. Basta trovare il proprio filone di lettura, nel momento in cui trovi un genere che ti piace non riesci più a staccartene, poi si cambiano i gusti certo come quelli culinari, viaggi per venti anni con i thriller e poi così all’improvviso incominci con le storie d’amore, ne ho tanti di clienti che d’improvviso hanno cambiato genere, non bisogna mai fossilizzarsi su un solo autore o un solo genere perché è facile che col passare degli anni ci si stanchi, variare sempre, sempre, sempre!
Per incentivare bisogna anche rendere più interessanti le presentazioni dei libri, renderli più creativi, a me personalmente piacerebbe creare presentazioni di libri uniti alla musica però trovi mille ostacoli e tasse da pagare se solo fai qualcosa di insolito nel nostro paese e questo non lo trovo giusto, bisogna incentivare le iniziative culturali e non ostacolarle.
9) So che organizzate presentazioni e firma copie, anche per esordienti. Come accoglie il pubblico l’esordiente?
E’ vero sono già due anni circa che organizzo ogni sabato delle giornate firma-copie, sono delle iniziative bellissime che ti lasciano sempre un bel ricordo o quasi sempre. (Sorrido) comunque ne vale la pena dare la possibilità a chi non si conosce, almeno per un giorno, dargli un pochino di notorietà, dovrebbero farlo tutte le librerie ma non tutte sono disposte… un vero peccato. La mia clientela apprezza, certo non sempre acquista ma gradisce l’iniziativa.
10) Credi che le case editrici possano aiutare le librerie a migliorare l’offerta?
Io credo di si, un po’ di buona volontà e buonsenso ma il discorso è troppo lungo.
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